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Domani si vota…

Domani si va a votare… Per riassumere lo stato attuale della politica italiana basta vedere una famosa scena tratta da "Fantozzi subisce ancora". [1] Il film è del 1983 (il film)… e sembra attuale (anche perché alcuni "politici" ci sono ancora mentre altri hanno lasciato "eredi-figliocci").

Se potessi, vedendo l’attualità, voterei come "vota" Fantozzi…
E se Fantozzi è stato profetico nel 1983, Totò lo è stato già nel 1963, 20 anni prima, con la famosa scena tratta da "Gli Onorevoli"(il film) [2] [3]

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Per ritirare un cacchio di codice…

Ieri per ritirà un cacchio di codice alla
segreteria dell’Università (che mi hanno sbagliato loro sul sito) c’ho
messo un’ora intera, facendomi due file in segreteria e andando tre
volte in banca, tutto questo nella stessa giornata.

Un’altro pò reagivo
cone Bud Spencer in "Banana Joe"…

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“Il cambiamento climatico è una bomba a orologeria”

Il cambiamento climatico è una
bomba a orologeria
, ma con un impegno urgente e concreto a
livello globale possiamo ancora disinnescarla, prima che le conseguenze
ricadano irrimediabilmente sui nostri nipoti. Lo ha affermato oggi a
Roma James Hansen, il grande climatologo della Columbia University e
direttore del prestigioso
Goddard Institute for
space studies
(GISS) della NASA, ospite del WWF Italia e della
Fondazione Aurelio Peccei, per la Aurelio Peccei
Lecture
2010. La
lecture, dal titolo “L’impatto
umano sul sistema climatico”, è stata anche l’occasione per presentare
il primo libro di Hansen “
Storms
of my grandchildren
” (“Le tempeste dei miei nipoti. La
verità sulla catastrofe climatica che verrà e la nostra ultima
possibilità per salvare l’umanità”), che sarà presto pubblicato anche in
Italia.




Hansen propone di introdurre una tassa sulla
produzione ed emissione di CO2
: "Finché saranno l’energia meno
costosa, i combustibili fossili verranno usati. Dobbiamo introdurre un
prezzo sulle emissioni di carbonio. Perché paghino per i danni
ambientali". Hansen ha sottolineato anche l’importanza del ruolo
dell’opinione pubblica. "Se l’opinione pubblica non farà pressione sui
Governi, questi non affronteranno seriamente il problema dei cambiamenti
climatici. La loro prospettiva è sempre a breve termine. Ma c’è una
grande falla tra ciò che si capisce dei cambiamenti climatici e ciò che
si sa: la percezione dell’opinione pubblica è ancora inadeguata rispetto
alla gravità del problema". Secondo Hansen inoltre, il livello di
rischio cui siamo giunti è ben più serio ("E’ un’emergenza planetaria"
ha detto) rispetto alle fluttuazioni che possiamo percepire: gli effetti
di ciò che facciamo oggi saranno più evidenti nei prossimi anni
("l’ambiente non ha ancora reagito del tutto").

Secondo Hansen, per evitare
effetti disastrosi
e su tutti i sistemi economici e sociali e sui
sistemi naturali che sono alla loro base, la concentrazione di CO2 in
atmosfera non dovrebbe oltrepassare le 350 parti per milione (ma siamo
già a 388) e la differenza tra l’energia solare che entra nel nostro
sistema climatico e quella che ne esce non dovrebbe superare 1 watt per
metro quadro (ma siamo già a 1,6). Sono i “confini planetari” oltre i
quali l’uomo non avrebbe dovuto avventurarsi per evitare la crisi
climatica ormai in atto. E ora che questi limiti sono stati superati,
solo un’azione urgente e decisa da parte di tutti i governi potrà ridare
all’umanità la necessaria sicurezza climatica.

James Hansen è una figura storica degli studi sul riscaldamento
globale, oltre che uno dei primi scienziati ad essere uscito dagli
istituti di ricerca per portare il problema tra la gente e presso le più
alte istituzioni.

Nel 1988 la sua testimonianza alla Commissione Energia
del Senato USA resta nella storia come uno dei primi atti di uno
scienziato che esplicitava il legame esistente tra i cambiamenti
climatici in atto e l’attività umana. E nel giugno 2009, il suo impegno
sociale gli è costato l’arresto, mentre manifestava contro una miniera
di carbone in Virginia.

“Nel momento in cui stanno per
riprendere i negoziati sul clima
, la testimonianza scientifica e
l’accorato richiamo all’azione di uno dei più grandi climatologi al
mondo ribadiscono la gravità del riscaldamento globale in atto, sempre
più documentata dai migliori studi scientifici nonostante il continuo
clamore dell’industria professionale del negazionismo – ha dichiarato
Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Il 9 marzo la
Commissione Europea ha rilanciato la necessità di agire subito per
rinvigorire l’azione globale sul cambiamento climatico, e da ogni parte
del mondo arriva forte e chiara la richiesta che questa azione sia
urgente ed efficace.”

A conferma di questa richiesta globale di azione
contro il cambiamento climatico, il WWF annuncia l’adesione record all’Ora
della Terra
2010, che il 27 marzo a partire dalle 20.30 vedrà
spegnersi le luci di città, monumenti, abitazioni di almeno 1.100 città
in oltre 100 Paesi del mondo, un risultato mai eguagliato nelle
edizioni precedenti. In Italia si spegneranno oltre 60 Comuni, tra cui
città come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Palermo.

Quest’anno la Aurelio Peccei
Lecture
è promossa in collaborazione con Unicredit Group, che ha
avviato con il WWF una partnership internazionale con l’obiettivo di
integrare la sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti
climatici nel business bancario, a cominciare dall’impegno di ridurre le
emissioni di CO2 del Gruppo del 30% entro il 2020.

James Hansen è dal 1981 a capo dell’autorevole Goddard
Institute for Space Studies della NASA
. Inoltre è un professore del
Department of Earth and Environmental Sciences della
Columbia
University
.

Per saperne di più —-> [1]

Fonte della notizia —-> [2] [3]

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“Dietro le quinte – Behind the curtains”

Girando su internet, in particolare su YouTube, ho scoperto un bel
documentario che non verrà MAI trasmesso in televisione, perchè non
conviene al Governo mettere in luce questo documentario… Il Governo in
questione è quello Americano.
-Lo sapevate che nel 2005 Canada, USA e
Messico hanno iniziato le trattative per firmare un accordo per formare
l’Unione Nordamericana, sull’impronta di quella Europea, e la moneta
unica sarà l’Amero?
-Sapevate che il Governo USA ha progettato un
microchip di riconoscimento che a breve verrà iniettato nel braccio,
obbligatoriamente, di tutto il popolo americano, dopo averlo
"terrorizzato con il terrorismo", per farlo sentire più "sicuro"?

-Conoscete la famiglia Rockefeller?
Credo che non a tutte le domande abbiate saputo dare una risposta, quindi vi allego i
cinque video che compongono il documentario "Dietro le quinte – Behind
the curtains"
(in lingua inglese e sottotitolato in italiano). Dedicate,
in totale, 35 minuti della vostra vita a questo video, per capire
REALMENTE cosa ci aspetta nel futuro. 35 minuti non sono niente, ve l’assicuro. 35 minuti passano in un niente quando sei al computer, quando sei su Facebook, su YouTube, su internet. Fatevi un regalo regalandovi una presa di coscienza.
Sperando di essere stato utlie a
qualcuno, di avergli fatto aprire gli occhi e di averlo portato sulla
strada per la vera libertà di pensiero… e sperando che non mi chiudano
il blog un’altra volta
.
Nel mio primo profilo di Facebook caricai una foto
dove facevo vedere come la goccia rossa centrale del simbolo della
Vodafone era identica a quella centrale del simbolo del KKK, e poco
tempo dopo mi è stato chiuso il profilo.
Se si ripete significa che
metto in risalto cose che non si devono vedere o capire…


[Parte 1]
[Parte 2]
[Parte 3]
[Parte
4]

[Parte 5]


Vostro Archi
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60° Festival di Sanremo… la mia critica

Mi ritrovo, dopo un anno [1], a scrivere la mia critica per il Festival di Sanremo…
Un’altra vincita fasulla a Sanremo…[2]
Vogliamo deciderci per una buona
volta a far partecipare a Sanremo dei CANTANTI e non dei prodotti di
trasmissioni televisive?!
Basta con queste partecipazioni di cantanti usciti dai vari "Amici" ed
"X Factor"! E’ normale che vincono, perchè ve li hanno sbattuti d’avanti
ai coglioni tutti i giorni, tutte le settimane, per mesi interi! Questo
non è un cantante, è solo una persoa che è stata trasformata in un
prodotto per produrre soldi e far crescere gli ascolti, facendovi vedere
come litigava con gli insegnanti e via discorrendo. L’Arte canora non è
niente di quello che state vedendo, questo è solo COMMERCIO. I veri
cantanti sono quelli che sono arrivati all’attenzione del pubblico dopo
anni, decenni di lavoro. I veri cantanti sono quelli che si sono fatti
il mazzo per farsi accogliere dai vari proprietari dei locali dove si
esibivano agli inizi della loro carriera, per vedere POI, dopo tanto
lavoro, i frutti delle loro fatiche, NON persone che sono piaciute SOLO a
2-3 persone di un singolo programma, ed in maniera quasi dittatoriale
ve li hanno fatti vedere tutti i giorni, facendovi credere che solo
perchè erano li automaticamente sono "bravi". No, questo è l’ennesimo
messaggio sbagliato che l’Italia vuole dare agli italiani: arrivare in
breve tempo al successo. Tutto ciò non è vero, perchè chiunque arrivi in
2 anni dagli inizi di un programma alla vittoria del più importante
Festival della canzone italiana è soltanto una persona alla quale hanno
costruito in fretta le fondamenta e sono passati direttamente a
costruire ed abbellire il piano di sopra. Prima o poi questo personaggio
crollerà perchè non ha fondamenta sue, è sorretto da "forze altrui".
Quindi, parlando sempre attraverso un ragionamento personale, ancora una
volta l’Italia è stata fregata ed illusa dai suoi esponenti massimi.

Poi vogliamo parlà del secondo posto[3]… Emanuele Filibbè la tua famiglia
si ritrovò a governare in Italia solo perchè conquistò con ferro e
fuoco la fiducia del popolo italiano, adesso questa fiducia è finita da
quando il tuo bis-nonno fuggì da Roma lasciando l’Italia in mano ai
tedeschi. Altro che Mussolini, Vittorio Emanuele III° ha tradito in
maniera più grande del Duce l’Italia. Poi si è messo tuo padre che, tra
l’iscrizione alla P2, ka prostituzione, il gioco d’azzardo e il traffico
di droga adesso non può lasciare più l’Italia perchè sta agli arresti
domiciliari, ed il gioco è fatto. Come fai ad amare così tanto l’Italia
se non sei nemmeno italiano? Forse se l’Italia vi dava 260 milioni di
euro
come risarcimento per l’esilio oltre alla restituzione dei beni privati
confiscati dallo Stato nel 1948 che avete chiesto nel novembre 2007[4] vi
piaceva di più… Ma per cortesia!

Ormai il Festival di Sanremo è diventato solo un riflesso
del consumismo decadente degli ultimi anni.
Citando una frase che ho letto su internet
"il Festival ormai è come un peto: piace solo a chi lo fa". Ma tra
tutto questo, una sola cosa mi ha fatto veramente
piacere, ed è la
presenza di Nilla Pizzi[4]. Per chi, per motivi
generazionali e di
interesse, non lo sapesse la Pizzi[5] è stata la
prima vincitrice della
prima edizione di Sanremo nel 1951 con la
canzone "Grazie dei fiori". Per salvare l’Italia dal baratro in cui
sta andando a finire, credo che l’unico metodo sia il reintrodurre il
"rispetto per la memoria, per chi ha fatto la storia prima di noi". Al video che ho allegato al riferimento [4] ci sono stati commenti meschini e schifosi come le persone
che li hanno fatti. Commenti come "..i vecchi devono stare in RICOVERO!!!!!!!!brava
carmen ma la MUMMIA PIZZI NO DAVVERO!!!!!!!"
.
Queste sono le
persone che rendono l’Italia un paese di merda, quelle
persone che
amano giudicare con le menti altrui e non sanno calcolare le parole
che dicono. Voglio vedè se sto tizio ci arriva all’età della Pizzi… Come
si fa a dire delle cose così a chi ha 73 anni
di carriera, 91 anni
di vita e ha avuto un ictus… e con tutto questo
si mantiene meglio
di certe mazze di scopa messe al contrario che si vantano per l’essere
"grandi donne"… Povera Italia


La classifica è questa:
I° posto AMICI DI MARIA DE FILIPPI
II° posto BALLANDO SOTTO LE STELLE
III° posto X Factor


Vostro Archi

 

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primo intervento 2010

E’ da un bel pò che non scrivevo un articolo sul mio caro Blog. Allora, da dove cominciare? Gli argomenti in questo periodo sono abbondandi, e purtroppo sempre più tristi. Iniziamo dal grande disastro che ha coinvolto l’attenzione di tutto il mondo: Haiti. Cosa si può dire di tale catastrofe? Un qualcosa di apocalittico. L’intero entroterra di Haiti, in
prossimità della capitale
Port-au-Prince, è stato devastato e distrutto da un violento terremoto di magnitudo 7,0 Mw, seguito da numerose repliche di intensità superiore a 5,0 Mw il 12 gennaio 2010. Sviluppatosi a 13 km di profondità. L’intensità corrisponde al 10° grado Mercalli. Il terremoto è avvenuto in corrispondenza del margine settentrionale
della placca caraibica, che si sposta parallelamente verso est,
rispetto a quella nordamericana, di circa 20 mm all’anno. In questo caso lo spostamento è stato di circa 4 metri in pochi secondi. Apocalittico!
Essendo capitato da pochi giorni, il numero di vittime non è ancora preciso. C’è chi dice 300.000, chi 500.000. Secondo la Croce Rossa Internazionale, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone e circa 45.000–50.000 persone sarebbero rimaste uccise. Non mi va di fare differenze tra le vittime italiane ed il resto perchè, non me ne vogliano i parenti delle vittime italiane, quando si muore si è tutti uguali, quindi il mio pensiero di dolore va a TUTTE le vittime e tutte le famiglie di quest’ultimi. Purtroppo l’unica cosa realmente democratica al mondo è la morte, perchè non fa differenze di età, di sesso, di razza, di nazionalità. Ma come spiegare il grado di questo disastro, dato che ormai siamo abituati alla violenza ogni giorno, e quasi non ci rendiamo più conto di quest’ultima? Tenterò di farvi degli esempi per farvi capire l’entità del disastro, stando all’ipotetica cifra di 300.000 vittime. I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki causarono la morte di vittime dirette stimate tra le 100.000 e le 200.000. [1]
Per intenderci quante sono 300.000 persone basta pensare che corrispondono approssimativamente ad un terzo di Napoli (962.489 abitanti), un quarto di Milano (1.303.974 abitanti), alla metà di Palermo (656.831 abitanti) e all’intera città di Firenze (370.323 abitanti). Ma dopo tanta disperazione, c’è ancora un briciolo di speranza, come l’uomo che è stato estratto vivo da sotto le macerie dopo 11 giorni, perchè ha avuto la fortuna di trovarsi in prossimità di un distributore di CocaCola, ed è grazie a quest’ultima che è riuscito a sopravvivere. Purtroppo, come si dice a Napoli, ‘O cane mozzica ‘o stracciato. Haiti già aveva i suoi grandi problemi come la fame e la miseria, ed adesso ci mancava anche questa.Personalmente spero di cuore che la situazione si risolva al più presto possibile, e che non nascano le solite discussioni politiche sull’efficienza dei soccorsi…
Abbandoniamo per un momento il mondo e torniamo in Italia. In questi giorni abbiamo fatto la nostra abituale figura di merda con l’Europa quando il Presidente francese
Nicolas Sarkozy, intento in questi giorni nella lotta contro il Burqa perchè "offensivo per la cultura francese", e nella lotta contro gli sbarchi clandestini, per evitare di creare gruppi di persone che andrebbero in mano alla gestione di organizzazioni criminale, ha dichiarato che "La Francia non farà la fine dell’Italia" [2]. Dal mio punto di vista la situazione quadra, e lo dico da napoletano, quindi da persona che vive in una situazione sociale ben diversa da quella che può essere quella di Milano. La "mia" società è composta in una forma gerarchica che ricorda molto il Medioevo: la cima della piramide è occupata dalle Mafie, il gradino sotto è occupato dalle autorità dello Stato Italiano, e sono allo stretto servizio del gradino superiore, poi c’è il terzo gradino che corrisponde al popolo civile, che ha paura del primo gradino e fa finta di non vedere i componenti di quest’ultimo "in azione" per non far si che venga uccisa tutta la sua famiglia perchè "ha parlato", e poi c’è il quarto gradino che corrisponde agli "schiavi". Nel quarto gradino sono smistati i componenti del terzo che credono di essere "saliti di ruolo" e invece sono solo scesi a fare i lavori pericolosi del primo gradino, e poi ci sono gli extra-comunitari di ogni nazione che sbarca sulle nostre coste, e quest’ultimi vengono smistati tra il traffico di droga e la prostituzione. Un quadro MOOOOLTO rassicurante… E l’Italia non ha capito ancora la nostra situazione. O non l’ha capita oppure ne fa parte integrante anche lei del secondo scalino…. e i leghisti non sanno neanche dove appoggiarsi concretamente quando fanno un discorso discriminatorio sul Sud, perchè non hanno gli stessi "cazzo di pensieri" per la testa che abbiamo noi al Sud.
COMUNQUE, per collegarci un pò alla situazione italiana, ormai è diventata cosa di tutti i giorni sentire che uomini extra-comunitari di 33 anni violentano ragazzine italiane di 13 anni (premettendo che anche i violentatori italiani fanno schifo), e che dei sindaci si dimettono dalla loro carica perchè sono andati "a puttane" non solo attraverso le loro gestioni di governo ma anche in maniera concreta… anche se, non ho capito come mai si dimettono solo le "personalità basse" e non quelle "alte"… MOLTO alte. A mannaggia, mannaggia. Ormai sono stanco di dire sempre le stesse cose. Sto diventando monotono! Perchè ancora una volta mi ritrovo a dire "ma perchè non si pensa un pò alla vera situazione italiana, e non a cose sciocche?" Perchè non si pensa un pò a creare energia rinnovabile? Energia Solare, Energia Eolica, Energia Geotermica, Energia Idroelettrica. Energia pulita. Perchè non si punta un pò di più sul turismo? E quando dico puntare di più sul turismo non dico semplicemente propagandare le nostre bellezze artistiche (UNICHE AL MONDO!) ma anche ripulire le città d’arte dalla criminalità che tende a sbiadirne l’immagine e quindi a non renderle più attraenti. Dico sempre le stesse cose ormai… Perchè l’italiano si gasa soltanto d’avanti ad una cazzo di partita di merda di calcio?! Sto cazzo di calcio che l’unica cosa che fa è rubare soldi dai tifosi e far nascere delle STUPIDE rivalità tra le città. E’ PORTATORE DI ODIO PEGGIO DELLA GUERRA! Ed il "bello" è che le rivalità calcistiche vengono tradotte in rivalità "vere" tra cittadini di diverse città! Nascono delle cose assurde! Tipo il video che ho visto su YouTube di tifosi del Turris (Torre del Greco) che inveivano contro una squadra avversaria con lo slogan "Noi non siamo napoletani", e sotto un tifoso laziale che rispondeva "onore e rispetto a voi". Ma ANDATE A FARE IN CULO voi, il Turris, il Napoli, la Lazio e tutte le squadre di calcio del cazzo! Ma in che coinsiste sto calcio?! Che cosa ha di coerente?! Un giocatore gioca in una squadra avversaria il lunedì, ed essendo di una squadra avversaria allora è un "giocatore di merda", ma se lo stesso giocatore viene comprato dal presidente della nostra squadra lo stesso giorno il martedì, adesso che è dei nostri è "tra i migliori giocatori del mondo"… Ma vaffanculo. Una serie di volta gabbana spaventosi. I tifosi non hanno capito ancora che i calciatori sono "strumenti" per fare soldi (su di loro). Non diamo tutta questa importanza a questo sport, perchè dietro a questo sport ci sono persone che si fanno miliardi anche con azioni illecite. Attraverso ricatti e bustarelle. E che cazzo, Moggi e Ricucci già ce li siamo dimenticati?! E poi dove sta scritto che per forza il calcio deve avere tutta questa pubblicità nazionale, quando abbiamo anche le varie squadre nazionali di tanti altri sport. In questo link [3] di seguito è descritto il significato di "sport nazionale". Le prime righe dicono "  Non esistono regole precise ed ufficiali per stabilire se uno sport od un gioco rappresentino lo sport nazionale di  uno Stato,
ma ci si basa semplicemente sulla popolarità di cui gode la disciplina,
sia a livello di persone che la praticano, sia per quanto riguarda
l’attenzione che le riservano i media."
Allora, se proprio dobbiamo analizzare queste due righe, ci rendiamo conto che è una grande presa per il culo, attenendomi all’Italia. Non esiste una regola precisa, e fino a qui mi trovo, poi dice che ci si basa sulla popolarità che gode la disciplina tenendo presente le persone che la praticano e l’ATTENZIONE CHE LE RISERVANO I MEDIA. Su queste ultime parole mi devo fermare un momento e devo dare una mia piccola opinione. Se la televisione da domani trasmettesse SOLTANTO partite di rugby, sono sicuro che tra 3 mesi lo sport Nazionale diventa il rugby, perchè il popolo italiano (come tutti i popoli della società "evoluta") è strettamente legato a quello che la Tv gli propone. Non esiste niente di spontaneo. Se magnati della finanza come Berlusconi o Massimo Moratti non dovessero trarre vantaggi dallo sport che "rappresentano" la situazione sarebbe più democratica. Berlusconi, è inutile dirlo, ha creato un impero tra Governo, Mass-Media e Sport che fa invidia a quello di
John Davison Rockefeller, William Randolph Hearst ed il film Quarto Potere di Orson Welles. Moratti, per citarne uno tra tanti, è amministratore delegato della Saras [4], una società per azioni italian, costituita nel 1962 dalla sua famiglia, operativa nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, con una produzione nel 2006 di quasi 4,5 milioni di MWh, di cui 157.300 MWh di origine eolica (il resto dal petrolio). E tutto questo è coperto dalla "innocua" figura di "Presidente di una squadra di calcio". Ma per cortesia… E con questo problema delle alte personalità legate al petrolio, ci spostiamo anche sul problema delle automobili. Finchè ci saranno tante personalità legate al petrolio in un Paese, in quest’ultimo non vedremo mai un’automobile andare ad energie come l’idrogeno, il solare o addirittura ad olio di semi. Solo in qualche circostanza leggiamo articoli come questo [5] dove dice che in Puglia "Entro il 2010 sarà operativa la prima rete di distributori per auto a idrogeno in Italia. Sarà realizzato in Puglia in applicazione del protocollo siglato tra la Regione e il Governo nel 2008. I distributori a idrogeno
saranno aperti in tutte le province pugliesi per complessive sei
stazioni di rifornimento. Il progetto è finalizzato a creare
l’infrastruttura distributiva necessaria per agevolare lo sviluppo
delle auto a idrogeno e delle auto ibride bi-fuel benzina/idrogeno. Le
sei stazioni di servizio saranno realizzate entro il 2010. L’idrogeno
sarà prodotto esclusivamente da fonti di energia rinnovabile,
eliminando ogni impatto sull’ambiente nella fase di produzione. Le auto
a gas non emettono emissioni inquinanti, bensì soltanto vapore acqueo."
, ed è già qualcosa, ma mi incazzo come una bestia se penso che
nel maggio 2009 è stata inaugurata l’autostrada per veicoli ad idrogeno in Norvegia (Stato che NON possiede case automobilistiche) [6], e che l’automobile elettrica è nata nel 1839… Ci sono voluti 170 anni per arrivare ad un quacosa di più concreto?! Mentre il motore a combustione interna (quindi a benzina) inventato nel 1853 dai due ingegneri ITALIANI Eugenio Barsanti e Felice Matteucci [7], e POI realizzato nel 1978 da Carl Benz [8], è diventato il maggior sistema da utilizzare per le autovetture perchè all’epoca, come ora, c’erano grandi personalità che gestivano il mondo del petrolio.

…Purtroppo, come sempre, mi sono dilungato in tante cose, ma il fatto è che se penso ad un problema me ne vengono in mente altri 100 maggiori e minori.
Grazie per avermi prestato attenzione.

Vostro

 Archi

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Niente…

Niente…


Ci siamo conosciuti sul sito del tuo mito
in un niente mi sei entrata in petto come l’infinito
Le ore ad aspettarti, tra qualche lacrima di pianto
poi arrivavi tu, e il dolore svaniva d’incanto

Ricordo il primo bacio, che grande emozione
fare l’amore sulle note di una canzone
Di baci ce ne sono stati sempre tanti
adesso, solitario, li ricordo tra i rimpianti

——–
Niente, niente, dell’amore non hai capito niente
di quel sentimento grande che dà vita a tanta gente
——–

Mi dicevi sempre ch’ero il piccolino tuo
la tua vita, il tuo cuore, il tuo posto al sicuro
Per il nostro amore avevo creato anche il cuore
adesso solo lacrime, senza gioia, ma dolore

Tu eri al buio, impaurita, a tarda ora
Lasciai il treno e corsi, per non lasciarti sola
Ti ho cullato tra le braccia come una bambina
Ti avrei difeso il cuore con l’anima mia

——–
Niente, niente, dell’amore non hai capito niente
di quel sentimento grande che dà vita a tanta gente
——–

Ti svegliavi sempre con il mio profumo addosso
ora è un pensiero di ieri, non più di adesso
In qualsiasi momento ti ho sempre aiutata
adesso ogni mia azione è stata cancellata

Ti sei riparata dietro l’illusione
forse non t’importa quant’è grande il mio dolore…

Io ti ho dato il cuore, ma sul cuore m’hai sputato
chissà se poi, un giorno, pagherai questo peccato

Ma alla fine ti perdono, perché son troppo signore.
Addio cuore mio, nella gioia e nel dolore…




Salvatore Architravo, 28/10/2009

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Comme te vulesse


Questa è una poesia nata per caso, all’improvviso, mentre ero
sdraiato sul letto in un breve momento di riposo. Mentre stavo per
coricarmi mi è tornata in mente un’immagine: l’immagine di quando La
tenevo tra le mie braccia e la feci addormentare accarezzandole la
fronte pian piano e la vedevo addormentarsi serenamente. Da che stavo
sdraiato, mi sono subito alzato, ho preso un foglio di carta e vi ho
riversato sopra i versi che mi si stavano creando nella mente, per
paura di perderli. Ecco che n’è uscita fuori questa poesia. Il titolo
deriva dal desiderio che ormai mi perseguita da più di un anno di poter
rivivere quella scena. Come vorrei….
Non sarà la poesia
"All’amata" di William Shakespeare, ma è nata con la stessa passione e
con lo stesso sentimento che William Shakespeare, Dante Alighieri e
qualsiasi altro poeta hanno riversato nei loro versi. E’ questo per me
basta.

"Comme te vulesse"

Comme te vulesse dint’ ‘a sti braccia
Comme te vulesse, core mio
Te addurmesse accarezzannete ‘a faccia
mente t’astrignesse ‘mpietto a mme

Comme te vulesse vasà ‘a vocca
Comme te vulesse, core mio
sta vucchella ‘e zucchero e bellella
ca tutte ‘e guaje ‘a capa me faje svanì

Comme te vulesse dint’ ‘a stu core
Comme te vulesse, ammore mio
stu core senza ammore
ca chiagne e more senza ‘e te.


Salvatore Architravo, 02/10/2009

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Ricordo

Ricordo.


Ricordo la prima volta che ti incontrai.


L’imbarazzo ci avvolgeva e ti impediva di guardarmi negli occhi, ma
bastò una mia lacrima per farti capire il mio bene, e mi abbracciasti
forte, nascondendo il tuo viso sul mio petto.


Seduti sulla panchina del cortile, in compagnia del silenzio e del
cielo azzurro, poggiasti la tua testa sulle mie ginocchia, e ti vedevo
serena mentre ti accarezzavo dolcemente la fronte e mi immergevo nei
tuoi occhi verdi e profondi come il mare, un mare tormentato da mille
paure, da mille incertezze.


Ricordo la lotta che facevo per rubarti una posa per poterti fotografare, per poterti avere vicino anche quando non c’eri.


Ricordo l’emozione che mi nasceva dentro quando mi davi la mano.


Ricordo il nostro primo intenso bacio che ci siamo scambiati in quella
stanza buia, illuminata da quella antica finestra e dalla luce dei
nostri cuori.


Ricordo il sapore dei tuoi baci, il profumo del tuo corpo, il calore
del tuo amore, la luce del tuo cuore che dissolveva le ombre della mia
vita.


Ricordo le ore passate proteggendoti tra le mie braccia mentre dormivi
dolcemente come una bambina, e ti guardavo fisso come si guarda la più
grande meraviglia del mondo.


Ricordo la paura che nasceva in me sapendo che eri sola. Le mille
fatiche e le mille sofferenze per poterti raggiungere e stringerti sul
mio cuore nel freddo della sera.


Ricordi, solo ricordi. Ormai di te solo ricordi mi sono rimasti.


Le paure e le incertezze dei tuoi occhi ti hanno portata via da me, e con te è svanita la mia anima.


Dal tuo primo bacio, la mia vita aveva il solo scopo di prendersi le
tue paure, assorbire i tuoi difetti, colmare le tue incertezze,
alleviare i tuoi dolori, esaudire i tuoi desideri, far brillare la luce
dei tuoi occhi, difenderti dalle crudeltà della vita. Farti diventare
la mia ragione di vita.


Ora sono qui a soffrire nei ricordi, a veder lentamente morire i miei
pensieri e le mie gioie, a veder allontanarsi le mie risposte, le mie
certezze.


All’ombra della tua vita aspetto che si apra il tuo balcone per poterti intravedere, ma ormai ti vedo solo nei sogni.


Ti vedo nei ricordi del passato, nei gesti della gente, nel verde del
mare, nella chiarezza del cielo e penso a tutto quello che non ti ho
potuto donare, che non ti sei fatta donare.


L’ultimo ricordo di te è la tua partenza. Un treno che pian piano si
allontana, portandoti via da me, tra le braccia di qualcun altro. Tra
le braccia di qualcuno che forse non è mai riuscito a provare dentro di
se quello che provavo io soltanto a guardarti.


Ricordi, ricordi, solo ricordi, e la mia vita avanza ma tu non ci sei più…


Salvatore Architravo

 

25.1.2009 – 23.3.2009

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