Il cambiamento climatico è una
bomba a orologeria, ma con un impegno urgente e concreto a
livello globale possiamo ancora disinnescarla, prima che le conseguenze
ricadano irrimediabilmente sui nostri nipoti. Lo ha affermato oggi a
Roma James Hansen, il grande climatologo della Columbia University e
direttore del prestigioso Goddard Institute for
space studies (GISS) della NASA, ospite del WWF Italia e della
Fondazione Aurelio Peccei, per la Aurelio Peccei Lecture
2010. La lecture, dal titolo “L’impatto
umano sul sistema climatico”, è stata anche l’occasione per presentare
il primo libro di Hansen “Storms
of my grandchildren” (“Le tempeste dei miei nipoti. La
verità sulla catastrofe climatica che verrà e la nostra ultima
possibilità per salvare l’umanità”), che sarà presto pubblicato anche in
Italia.
Hansen propone di introdurre una tassa sulla
produzione ed emissione di CO2: "Finché saranno l’energia meno
costosa, i combustibili fossili verranno usati. Dobbiamo introdurre un
prezzo sulle emissioni di carbonio. Perché paghino per i danni
ambientali". Hansen ha sottolineato anche l’importanza del ruolo
dell’opinione pubblica. "Se l’opinione pubblica non farà pressione sui
Governi, questi non affronteranno seriamente il problema dei cambiamenti
climatici. La loro prospettiva è sempre a breve termine. Ma c’è una
grande falla tra ciò che si capisce dei cambiamenti climatici e ciò che
si sa: la percezione dell’opinione pubblica è ancora inadeguata rispetto
alla gravità del problema". Secondo Hansen inoltre, il livello di
rischio cui siamo giunti è ben più serio ("E’ un’emergenza planetaria"
ha detto) rispetto alle fluttuazioni che possiamo percepire: gli effetti
di ciò che facciamo oggi saranno più evidenti nei prossimi anni
("l’ambiente non ha ancora reagito del tutto").
Secondo Hansen, per evitare
effetti disastrosi e su tutti i sistemi economici e sociali e sui
sistemi naturali che sono alla loro base, la concentrazione di CO2 in
atmosfera non dovrebbe oltrepassare le 350 parti per milione (ma siamo
già a 388) e la differenza tra l’energia solare che entra nel nostro
sistema climatico e quella che ne esce non dovrebbe superare 1 watt per
metro quadro (ma siamo già a 1,6). Sono i “confini planetari” oltre i
quali l’uomo non avrebbe dovuto avventurarsi per evitare la crisi
climatica ormai in atto. E ora che questi limiti sono stati superati,
solo un’azione urgente e decisa da parte di tutti i governi potrà ridare
all’umanità la necessaria sicurezza climatica.
James Hansen è una figura storica degli studi sul riscaldamento
globale, oltre che uno dei primi scienziati ad essere uscito dagli
istituti di ricerca per portare il problema tra la gente e presso le più
alte istituzioni.
Nel 1988 la sua testimonianza alla Commissione Energia
del Senato USA resta nella storia come uno dei primi atti di uno
scienziato che esplicitava il legame esistente tra i cambiamenti
climatici in atto e l’attività umana. E nel giugno 2009, il suo impegno
sociale gli è costato l’arresto, mentre manifestava contro una miniera
di carbone in Virginia.
“Nel momento in cui stanno per
riprendere i negoziati sul clima, la testimonianza scientifica e
l’accorato richiamo all’azione di uno dei più grandi climatologi al
mondo ribadiscono la gravità del riscaldamento globale in atto, sempre
più documentata dai migliori studi scientifici nonostante il continuo
clamore dell’industria professionale del negazionismo – ha dichiarato
Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Il 9 marzo la
Commissione Europea ha rilanciato la necessità di agire subito per
rinvigorire l’azione globale sul cambiamento climatico, e da ogni parte
del mondo arriva forte e chiara la richiesta che questa azione sia
urgente ed efficace.”
A conferma di questa richiesta globale di azione
contro il cambiamento climatico, il WWF annuncia l’adesione record all’Ora
della Terra 2010, che il 27 marzo a partire dalle 20.30 vedrà
spegnersi le luci di città, monumenti, abitazioni di almeno 1.100 città
in oltre 100 Paesi del mondo, un risultato mai eguagliato nelle
edizioni precedenti. In Italia si spegneranno oltre 60 Comuni, tra cui
città come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Palermo.
Quest’anno la Aurelio Peccei
Lecture è promossa in collaborazione con Unicredit Group, che ha
avviato con il WWF una partnership internazionale con l’obiettivo di
integrare la sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti
climatici nel business bancario, a cominciare dall’impegno di ridurre le
emissioni di CO2 del Gruppo del 30% entro il 2020.
James Hansen è dal 1981 a capo dell’autorevole Goddard
Institute for Space Studies della NASA. Inoltre è un professore del
Department of Earth and Environmental Sciences della
Columbia
University.
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Fonte della notizia —-> [2] [3]